domenica 29 novembre 2009

Wellington 28/11/2009

Sveglia non troppo presto, visto l'orario di rientro della sera prima.
(qui il bar è sempre più pieno e mancano 15 minuti al calcio d'inizio...)
La giornata si presenta disastrosa. Vento forte, pioggia fitta, temperatura bassa.
Mi tocca ritornare a vestire i pantaloni lunghi e qualcosa di più pesante di una maglietta.
All'ingresso dell'ostello c'è un tabellone, anzi, due tabelloni con i suggerimenti sulle cento attività da fare a Wellington in caso di bel tempo ed in caso di brutto tempo. La seconda opzione è quella che mi riguarda. Così la giornata parte con una bella colazione e prosegue per musei.
Il primo è il Te Papa. Uno dei migliori musei al mondo. Dovrò informarmi su questa classificazione perché qui sembra che tutto faccia parte dell'elite mondiale, ma sarà vero?
A loro favore posso dire che il museo è veramente molto bello e merita una visita approfondita. All'interno si trova un po' tutto quello che vuol dire Nuova Zelanda. Dai terremoti, ai Maori, alla fauna locale. Credo che si potrebbe passare tranquillamente una giornata intera a passeggiare per le sale, ma dopo un paio d'ore o poco più me ne vado.
Seconda tappa, un'altro museo. Si tratta del museo del mare. Appena entrato mi rendo conto che forse era il caso di evitare. Il museo è carino, ma io ero già stufo di girare per sale nel museo precedente.
(il volume si alza e vengono annunciate le formazioni)
Ultimo museo della giornata, il Weta Cave.
Gli amanti del fantasy dovrebbero sapere che cos'è.
Si tratta di un piccolo (direi anche piccolissimo) museo dedicato alla società neozelandese che si è dedicata alla produzione del signore degli anelli. Non mi ricordo se l'ho già scritto, ma sto iniziando ad odiare gli hobbit e tutti i personaggi che li circondano. In ogni ostello che visito mi ritrovo a vedere spezzoni del film. Basta!
Ah sì, la Weta. Tra le altre cose si sono dedicati anche a Narnia, Io, Robot e molti altri film.
Nel museo ci sono un sacco di statuine dei personaggi dei film, ovviamente tutte in vendita a caro prezzo. La parte più interessante è la proiezione di un breve film che descrive le attività e la storia dell'attività di Jackson e socio.
Fine pomeriggio in piscina per una sana nuotata. Nel frattempo la situazione meteo migliora e lascia sperare in una nuova giornata di sole per domenica.
Serata fiacca. Per una strana coincidenza mi ritrovo all'ingresso dell'ostello a parlare con un tedesco che svela di avere tra i suoi progetti principali quello di visitare la valle dell'Isonzo. Il tedesco in questione ha 61 anni ed il giorno prima ha affrontato il Tongariro Crossing. Ah...era in stanza con me a Taupo.
La partita inizia.
Velodrome di Marsiglia.
France vs All Blacks.
I kiwi aspettano questo momento dalla sfortunata partita dei mondiali.
Ce la faranno a far piangere i galletti?

venerdì 27 novembre 2009

Wellington 27/11/2009



Mattinata ancora a Napier.
Visita all'acquario e passeggiata sino alla sirenetta (modello Copenaghen) del posto.
Lungo la passeggiata incontro un tizio con un cane e chiaccheriamo un po'.
Se non fosse per la gente incontrata, di questa città mi rimarrebbe ben poco....
Mi resta da visitare il Bluff Hill. Collinetta che sovrasta la città e dalla quale si può godere uno splendido panorama, o almeno queste sono le parole della tizia dell'ufficio informazioni.
La passeggiata dovrebbe essere un po' impegnativa ma piacevole.
Che due chilometri di salita tipo Stelvio si possano definire piacevoli mi sembra alquanto opinabile.
Se poi,una volta giunti in cima, il tanto dileggiato panorama non comprende la vista sulla città (coperta dagli alberi) e le uniche cose che si vedono sono il mare e...il porto, un vaffan ci potrebbe anche scappare...
Per fortuna che due gentili australiani mi danno un passaggio per tornare in centro.
Ok, non è che l'hanno fatto proprio volontariamente. Diciamo che li ho gentilmente pregati di evitarmi la strada a piedi e loro hanno acconsentito con un sorriso.
E adesso Wellington.
Mi aspetta il mio amico Francisco che è lì già da un paio di settimane e che quindi dovrebbe ormai aver preso possesso della città.
Città che ormai è in vista, quindi passo e chiudo.


Ed eccoci sul traghetto per l'isola sud.
Una ragazza kiwi mi ha detto che per andare sull'isola sud ci vuole il passaporto...tutto il mondo é paese :-)
Il programma del viaggio prevede la visione di Francia vs All Blacks ed il bar si sta già animando di kiwi. Di fianco a me c'è un francese. Spero proprio che fra un paio d'ore sia meno sorridente di quanto lo è adesso.
Sto divagando, quindi torno a due giorni fa.
Wellington si è presentata con un triste cielo nuvoloso che non faceva prevedere niente di buono per il giorno dopo.
L'ostello è stato una sorpresa. O meglio, la camera dell'ostello. Io non sono noto per il mio ordine, ma normalmente, quando sono in giro, cerco di mantenermi quantomeno su livelli decenti. Entro in camera e mi si presenta davanti una sorta di percorso di guerra tra asciugamani, scarpe, residui di non so cosa e via dicendo. L'accesso al bagno è praticamente impossibile.
Insomma, quanto a compagni di stanza non mi sta andando molto bene in questi ultimi giorni.
Spero di rifarmi nell'isola sud.
Per la cena mi affido ad un consiglio della guida. Il posto si chiama Chow e sembra carino. Peccato che dopo un'ora passata al bar ad aspettare che si liberi un tavolo, mi stufo e me ne vado via ripiegando su...un Burger King...
La serata prosegue con Francisco e Santiago, due argentini di Cordoba, girando per locali.
Tra l'altro, un buttafuori decide che le mie scarpe non sono consone al locale. Essendo vicini all'ostello decido di andare in camera per n veloce cambio. Torniamo al locale e...il buttafuori acconsente all'ingresso con i miei scarponi da montagna. A posto siamo...
Non c'è molto altro da dire sulla serata. Ad un certo punto Santiago molla le chiavi dell'appartamento a Francisco e sparisce con una bionda.

giovedì 26 novembre 2009

Napier 26/11/2009

Mmmmm
stamattina la pazzia è saltata per vento
domani niente mongolfiera per vento
mmmm
in questa città se non hai una macchina non riesci a vedere niente...
mmmm
va beh
domattina m'invento qualcosa e poi si va a Wellington e poi isola sud!


Mmm
certo che quando non gira non gira
sarà la maledizione del diciassettesimo giorno o sarà proprio il paese che mi è indigesto, ma nemmeno la cena va per il verso giusto.
Esco dall'ostello alle 20 circa e vado alla ricerca di un posto dove mangiare qualcosa.
Una volta trovato, ordino e...cucina chiusa.
Ore 2030 cucina chiusa???
No comment.
Dalla disperazione cerco un pub e mi accontento di Guinness e burger.
E qui la giornata gira.
Meglio tardi che mai.
Mentre sono intento a finire la mia birra, si avvicina una ragazza dal tavolo di fianco e mi invita a sedermi con lei ed i suoi amici.
Otto neozelandesi del posto con i quali passo il resto della serata.
Tra l'altro, una delle ragazze inizia a chiedermi dove voglio andare nei prossimi giorni e cosa voglio vedere. Prende in mano la mia guida, ovviamente in italiano, ed inizia a sottolineare, cerchiare, scrivere una serie di locali e posti dove devo assolutamente andare. Cazzia alcune scelte e mi dice di non andare in quel posto perché è troppo turistico e di andare in quell'altro perchè è molto più selvaggio ed interessante. In pratica mi ha rivoltato come un calzino il programma dell'isola sud.
Tra oggi e domani riprogrammo tutto e vedo se riesco a seguire tutti i suggerimenti.
A fine serata ci salutiamo e torno al mio ostello.
Questa sera camera a quattro ma solo un coinquilino.
Maschio, nazionalità indefinita ma credo anglofona, età sui cinquanta andanti...

mercoledì 25 novembre 2009

Taupo 25/11/2009


Tongariro Crossing
senzaparole...

(ma la Nuova Zelanda è invasa dai tedeschi?)


Un unico appunto.
Una volta in cima al Monte Tongariro, mi piazzo al riparo dal vento per mangiare qualcosa.
Ad un certo punto sento un beep famigliare.
Trattasi del mio cellulare.Penso...ma chi mi scrive?
Leggo il messaggio e...l'Inter come al solito ha fatto il suo dovere in sciampsion lig.
Scusate amici interisti, ma è stata come la ciliegina sulla torta :-)

martedì 24 novembre 2009

Taupo 24/11/2009

La mattina inizia con una decisione vitale. Rimanere a Te Puke o continuare verso Taupo ?
Le previsioni per il giorno dopo sono spettacolari e quindi decido di partire ed andare a Taupo.
Mattinata con i coniugi Ross e poi bus.
L'ostello di Taupo non è completamente di mio gradimento, ma me lo faccio andar bene.
Spedisco un paio di cose ad Auckland sfruttando il servizio 'poste restante' che permette di autospedirsi le cose nell'ufficio postale che si vuole e poi mi trasferisco in un pub a studiare la situazione.
Domani si va a fare il Tongariro Crossing e dopodomani....sorpresa!!!
Passaggio in autobus per l'inizio del trekking prenotato.
A questo punto non mi resta che una bella corsetta distensiva fino alle cascate di Haku. Per una volta non si tratta di pseudocascate sul modello di quelle viste a Pahia. Trattasi di una cascata molto suggestiva. Il fatto che ci sia andato di corsa implica che non ci siano foto a testimoniare la loro bellezza. Cercherò qualcosa su internet per farvi capire come sono. Sulla via del ritorno mi imbatto in un affluente caldo del fiume che da origine alle cascate. Che fare?
Beh, presto detto. Pausa e tuffo nel fiume. Un bel quarto d'ora immerso nelle acque calde (quasi bollenti) dell'affluente. Non potevo decisamente chiedere di meglio.
Rientro in ostello, doccia veloce, skype, internet e....nanna.
Domani mi aspetta il primo trekking kiwi :-)

Te Puke 23/11/2003

Uau
perché UAU???
forse perché non avevo ancora usato questa parola per iniziare un resoconto di giornata :-) Vediamo un po' se riesco a fare mente locale e a capire cosa devo raccontare.
Siamo rimasti alla mega camminata di Rotorua. Ebbene, tra Te Puia e la Polynesian Spa, sono finalmente riuscito a contattare i coniugi neozelandesi. Quelli che, per i pochi intimi che hanno avuto a che fare con me negli ultimi giorni prima della partenza, sembra volessero rifilarmi una delle figlie. Giusto per la cronaca, mi sa che l'intenzione ci fosse, ma non riguardava la figlia di Taupo, ma di quella che è maestra di sci.
Comunque, ho contattato i coniugi Ross che hanno acconsentito ad avermi come ospite per una o più sere. Così stamattina presto mi sono svegliato e sono andato a fare Zorbing. Mi rendo conto che la cosa non ha molto senso, ma è quello che ho fatto. L'autobus per Te Puke partiva dopo mezzogiorno ed in qualche modo dovevo occupare il mio prezioso tempo. Così vai di Zydro. Ah avevo detto zorbing? Ma perchè fare le cose a metà? Sta palla (zorb) riempiamola anche di acqua e lanciamoci giù per un pendio... Voi non ci crederete, ma è una cosa talmente folle da essere assolutamente divertentissima!
Dopo aver fatto anche questa cavolata, ho preso l'autobus e sono andato a Te Puke, capitale del kiwi. Tra le altre cose ho scoperto che i kiwi hanno una loro marca tipo la Chiquita per le banane. I maggiori produttori di kiwi sono i proprietari del marchio Zispro o qualcosa del genere.
Una volta a destinazione, Grahame è passato a prendermi e mi ha letteralmente scorrazzato per tutta la bay of Plenty. Spiaggie, montagne e piantagioni di kiwi ed avocado.
In ultimo c'è stata anche una lezione sulla coltivazione di kiwi ed avocado, anche perchè essendo loro produttori di kiwi ed avocado, questa cosa non poteva assolutamente mancare.
Ehm...dovevate vedermi mentre guidavo un cavolo di aggeggio che arriva a 5 metri di altezza e che viene usato per la raccolta degli avocado....
Serata molto piacevole a scambiarci racconti di vario genere finchè il capofamiglia non ha ordinato lo spegnimento delle luci.

Rotorua 22/11/2009

Ancora Rotorua.
A dire la verità, in questo paese andrebbero spesi almeno tre o quattro giorni.
Troppe cose interessanti ed anche un po' folli (domani vedrete) da fare.
Oggi mi sono concentrato sulle cose interessanti.
Sveglia presto, il che ormai è una costante.
Colazione all'inglese. Thé, bacon e uova strapazzate.
In effetti, ora che ci penso, oggi mi sono proprio trattato bene...
Prima tappa della giornata, Museo di Rotorua.
Lungo la strada che porta al museo mi soffermo a guardare dei simpatici neozelandesi che giocano ad una specie di bocce. Mi fermo per fare due foto ed uno dei giocatori inizia a darmi corda così finalmente riesco a soddisfare un po' della mia curiosità. Il gioco è molto simile alle bocce se non fosse che le bocce in questione non sono rotonde, ma a forma di sfera schiacciata (un po' come la Terra). In più, il baricentro della boccia è spostato da un lato, ovvero un lato della boccia è più pesante dell'altro. Questa cosa fa prendere delle traiettorie piuttosto strane. Lasciamo stare che si gioca su un campo d'erba che non è piano ed il gioco è fatto.
Chiudo la divagazione e torno al museo.
Il museo di Rotorua si trova nell'edificio dove nei primi anni del XX secolo avevano sede i bagni termali famosi in tutto il mondo (così sostengono loro). Qui si praticavano varie terapie di cura per qualsiasi cosa. Sciatica, artrite, eczemi, disturbi intestinali e chi più ne ha più ne metta.
Le cure si basavano sull'utilizzo delle varie acque termali del luogo. Nella fattispecie vi sono due tipi di acque. Quelle di Rachel e quelle della principessa. Non voglio tirarla per le lunghe, ma volevo solo arrivare a dire che tra i mille modi che usavano per curare c'era anche quello di far passare corrente nell'acqua... Voi direte “chissenefrega?” ed io rispondo che avete ragione e continuo.
Nelle altre sale vi sono esposte manufatti della storia Maori e foto delle terrazze bianche e rosa che venivano considerate l'ottava meraviglia del mondo finché un'eruzione vulcanica non le ha spazzate vie per sempre. Si trattava di terrazzamenti di silice formatesi in migliaia di anni e che erano un'attrazione turistica incredibile.
Dopo il museo, mi trasferisco a Te Puia. Altra zona termale dove vi è anche il più famoso geiser della Nuova Zelanda. Qui, oltre al geiser, si trova l'associazione che si propone di mantenere e tramandare le conoscenze dell'arte dell'incisione del legno e della tessitura dei Maori.
Si può anche assistere ad uno spettacolo Maori. Per la verità l'utilizzo della parola “può” è decisamente un eufemismo considerando che non c'è modo di avere un biglietto che non comprenda lo spettacolo.
E...sorpresa delle sorprese, ci sono dei kiwi in cattività. In attesa di raggiungere Steward Island (estremo sud), ho potuto vedere quella simpatica palla di piume con due zampe ed un becco che è il kiwi!!! (foto assolutamente vietate)
Mezz'ora davanti al vetro che da sulla loro prigione, ma alla fine il prode volatile senza ali è sbucato dal nulla e si è fatto un giretto nella zona dove è possibile vederlo.
Rientro in centro e decido di andare a rilassarmi un po' alle terme.
Poi,altra passeggiata sul lungo lago dove scopro che tra le specie di uccelli locali vi sono anche i cigni neri (cit. Black Swan...Thom Yorke) che tempo fa vennero importati dalla vicina Australia.
Che dire?
Stasera sono in una bella e spaziosa stanza singola da quattro.





Nel senso che non c'è nessun altro oltre a me.
Buonanotte.

domenica 22 novembre 2009

Rotorua 21/11/2009



Rotorua...
Alla fine ho vinto io!
Il viaggio da Auckland a Rotorua via Waitomo Caves è stato un successo.
In pratica io ho comprato il biglietto per il solo passaggio in bus, ma il bus in questione era lo stesso che prevedeva la visita alle caverne ed il pranzo in un amena località vicino a Waitomo.
Una volta sul posto ho potuto acquistare il biglietto d'ingresso alle grotte ed unirmi ai gitanti del mio bus. Invece per la pausa pranza, i gitanti si sono pappati primo secondo dolce, mentre io mi sono accontentato del piatto del giorno.
Torniamo indietro di un passo.
Sveglia alle 6.15. L'autobus che va a Rotorua passa a prendermi direttamente in ostello.
Essendo un tour guidato, l'autista parla continuamente per tutto il viaggio, il che non sempre risulta essere una cosa positiva. Alla prima occasione ci parlo e mi spiega che posso tranquillamente acquistare il biglietto per le grotte sul posto.
Le Waitomo glowworm caves risultano essere delle grotte motlo simili alle grotte di Postumia o San Canziano (per chi le conosce...). Con la differenza di essere molto più piccole, ma di avere un abitante molto particolare. Il glow worm non è altro che un insetto che in queste grotte trova il suo habitat naturale. Ha una vita decisamente poco soddisfacente. Resta in forma di uovo per tre mesi, poi si trasforma in una specie di bozzolo che rimane appeso al soffito della grotta per nove mesi. In questa forma emette una lucina verde che serve ad attrarre gli insetti di cui si nutre. Una volta terminato il periodo di trasformazione, diventa insetto e nel giro di tre giorni si riproduce, deposita le uova e muore.
La parte interessante della visita, è il momento conclusivo durante il quale si sale su una barca e immersi nell'oscurità si raggiunge l'uscita. Appena si lascia il pontile, nel silenzio più totale, alzando lo sguardo verso il soffitto ci si trova immersi in una sorta di cielo stellato. Non si tratta di altro se non delle migliaia di glow worm che si trovano appesi sopra le nostre teste e che emettendo questa luce verde 'illuminano' di stelle il 'cielo'.
Molto molto bello!
Usciti dalle grotte si torna all'autobus e dopo la pausa pranzo ci si dirige a Rotorua.
Qui purtroppo non riesco a prendere contatto con la famiglia neozelandese e quindi mi stabilisco in ostello. Verso sera giretto per la città passando per il parco di Kuirau dove ci sono numerosi laghetti termali e pozze di fango ribollenti.
Una volta a letto in ostello inizio a preoccuparmi per l'odore che sento.
Sono da solo in stanza e...cavoli...sono le mie scarpe????
Poi mi rendo conto che si tratta dell'odore di zolfo che avvolge tutto il paese e riesco finalmente a prendere sonno.

venerdì 20 novembre 2009

Auckland 20/11/2009



Auckland

di nuovo nell'ex capitale dei kiwi
metà viaggio in bus in compagnia di Karen (una delle scozzesi).
Devo dire che la giornata di oggi ha riservato veramente poche sorprese a parte quelle riguardanti l'evoluzione del libro di Larsson, ma non mi sembra esattamente la sede adatta a discutere di libri...
Nuovo ostello.
Allenamento in piscina al limite del disastroso, nel senso che la voglia era sotto lo zero.
Stanza abbastanza grande con un coinquilino belga e gli altri boh...
Autobus prenotato per Rotorua via Waitomo Caves...ma senza la visita alle caverne (e qui ci sta un po' di mia scelleratezza e un po' di ignoranza della tizia dell'ostello).
Volevo andare a vedere le grotte e poi andare a Rotorua, ma in un secondo momento ho scoperto di aver prenotato/comprato un biglietto che mi fa passare per Waitomo senza andare a visitare le grotte...
Va beh, in caso di no Fiji, no Samoa, no Tonga, so dove andare durante la mia lunga permanenza ad Auckland.
E poi?
Niente....pub....a scrivere quello che state leggendo.
Un saluto a tutti quelli che mi seguono (sempre che ci sia ancora qualcuno :-) )

Paihia 19/11/2009


Rieccomi ad Auckland.
Ma prima una veloce parenteri sull'ultima serata di Paihia.
Ah...e direi che manca anche l'ultimo giorno di vela....
Troppe cose...
Vediamo un po' da dove partire.
Direi di tornare sulla barca a vela.
Risveglio alla solita ora (dove per solita ora intendo le 7 (azz...domani devo alzarmi alle 6....)) e...
Tom come la mattina prima va a farsi un bel tuffo in mare.
Un tuffo in mare alle 7 di mattina?
Con il mare alla bella temperatura di 15 gradi????
E' matto!
Infatti...cambio veloce...costume e...TUFFO
Appena toccata l'acqua la domanda sorge spontanea...ma chi ca**o ti ha detto di tuffarti???????
Il danno ormai è fatto...
E siccome in questo momento non sono a letto con quaranta di febbre, ma sono all'interno di un pub di Auckland perfettamente in forma, posso confermare che come dice il Capitano John (detto anche Jochen....proprietario della barca a vela) “sono queste le cose che ti fanno sentire vivo!”
Continuiamo...
...colazione e tratto di navigazione a vela...
Puntiamo le black rocks (ok ok mi sono dimenticato di fotografarle...) e qui buttiamo l'ancora e ci lanciamo in una bella gita in mare con i kayak.
A questo punto cosa manca?
Le provviste per io pranzo!!!
Come risolvere questo grosso problema?
Gommone, muta, pinne e boccaglio.
Puntiamo nuovamente le rocce nere (traduzione di Black Rocks) e andiamo a raccogliere il nostro pranzo.
Si tratta delle famose cozze verdi.
Non che le cozze siano veramente verdi...la conchiglia è verde mentre le cozze sono assolutamente del loro colore.
La differenza con le cozze alle quali siamo abituati noi é che queste sono vermanete GROSSE.
Sono minimo minimo il doppio delle cozze nere che mangiamo normalmente.
Pesca assolutamente copiosa e rientro in barca.
Il capitano si mette alla griglia (….avete capito bene, ho detto griglia!) e si mette a cucinare le nostre cozze.
Una sola parola per descriverle! FANTASTICHE!!!!
Detto da me che non sono esattamente un amante delle cozze....
E qui finisce la gita in barca a vela.
Puntiamo mestamente verso il porto di Paihia ed una volta li ci salutiamo.
Rientro nell'ostello pre-gita dove capito nella stessa stanza di tre giorni prima.
Stessa stanza, nuovi inquilini...anzi, inquiline.
Passo da un inglese (età stimata 25), un americano (50) ed un australiano (60....o era canadese???) a due scozzesi 28enni. Dove per scozzesi intendo scozzesi ragazze. Una di...ehm...mi sa che non me lo ricordo :-( e l'altra di un posto che Franz conosce MOLTO bene.
Due chiacchere e poi una delle due mi chiede se voglio andare a bere qualcosa con loro.
Io rispondo di si e due secondi dopo mi metto a pensare...scozzesi....bere....tre persone....fregato...tre persone uguale minimo minimo tre giri di birre o affini...
Va beh, ormai è andata..
Serata piacevole, anche se il casino ed il mio inglese non agevolano la comprensione dei discorsi.
Dopo la coppia di inglesi con bimbo, interviene una delle scozzesi a riportare in auge l'opzione Fiji.
Tutti me ne stanno parlando strabene!!!
Beatles......ehm scusate....ma il tizio si è messo a cantare Ticket to ride....
dicevo
Fiji
Sembra ne valga la pena.
I prezzi però mi lasciano perplesso.
Tant'è che oggi ho scoperto che andare alle Samoa costa un terzo.
Ma ci sarà qualcosa da vedere alle Samoa? BOH
….direi che la cronaca della giornata di ieri è finita e quindi metto un freno alla logorrea latente...

Bay of Island 18/11/2009


Secondo giorno in barca.
Stamattina il tempo era terribile.
Parentesi...la neozelandese che pensavo fosse neozelandese, è di Monaco...quindi direi che non é neozelandese.
Tornando a stamattina.
Si parte con una bella gitarella su un'isola. Se non fosse che già sul gommone mi sono bagnato anche **** e che ci ho messo tutta la passeggiata ad asciugarmi per poi finire nuovamente fradicio a causa di un mezzo acquazzone...sarebbe stata anche una bella passeggiata.
Il pomeriggio si è più o meno trascinato con un po' di vela e un bell'avvistamento di delfini.
Segue una passeggiata breve sull'isola di Roberton. Dove Roberton sta per il nome della famiglia che ci è andata ad abitare. Trattasi anche dell'isola dove è approdato il capitano Cook nella sua prima esplorazione della terra dei kiwi.
Cenetta a base di pesce pescato ieri, cucinato in due modi, come sushi e affumicato.
Mi sfugge ancora il modo in cui sia stato affumicato, ma era decisamente buono.
Ah...episodio dell'isola di Roberton.
Ad un certo punto, Tom, l'unico neozelandese della barca, si è messo a strappare pezzi di legno da un tronco quasi marcio. La domanda mi è sorta spontanea. Che cavolo cerchi? Lui ha risposto che era alla ricerca di una prelibatezza. Un verme ciccione che normalmente si trova nei tronchi in fase di decomposizione e che è molto buono sia crudo (che credo voglia dire vivo...) che fatto alla griglia.
Purtroppo (...o per fortuna) non ne ha trovati e quindi niente prelibatezza.
Per fortuna (...o purtroppo) domani è l'ultimo giorno di questa divertente gita e smetterò di mangiare come un maiale all'ingrasso.
Si torna a Paihia e dopodomani si torna ad Auckland e da lì inizia la discesa verso il profondo sud.

Bay of Island 17/11/2009

La barca non è quella della foto...
Ma anche se non è quella della foto, non è male.
Resoconto dell'equipaggio:
due neozelandesi, lo skipper tedesco trapiantato in nuova zelanda, gli altri passeggeri, due americani e due inglesi (quelli che c'erano all'immersione di ieri...) con bambino piccolo ma innocuo.
Giornata decisamente positiva e stancante.
Si parte con un bel po' di navigazione sia a motore che a vela.
La prima tappa è una colonia di uccelli dei quali non conosco il nome.
Si prosegue verso il “hole in the rock” e poco più avanti si butta l'ancora per pranzare e per fare un giretto in kayak.
Prima di salpare andiamo a pesca e....Italia vs Inghilterra 2 a 1. Mitico! Alla mia prima pesca oceanica ne becco due! E domani saranno il nostro pranzo o la nostra cena.
Dopo un bel bagnetto refrigerante (15°C stimati...) si parte verso la baia che ci ospiterà per la notte.
Sul tragitto ci fermiamo a fare un giretto su un'isoletta dove la metà del gruppo opta per la passeggiata a piedi nudi. Camminare a piedi nudi in mezzo all'erba alta non è esattamente cosa da tutti i giorni...
Rientriamo sulla barca e arriva l'ultima sorpresa della giornata.
Un numeroso gruppo di delfini si avvicina alla barca ed inizia a giocare.
…mi stavo dimenticando del mitico Moby (dimminutivo di Moby Dick) il nostro sea dog, ovvero il cane della barca che tutte le volte che vede dei delfini diventa matto e si mette ad abbaiare ininterrottamente.
Spettacolo impareggiabile.
Assolutamente uno spettacolo stupendo, i delfini sono tra gli animali più belli che abbia mai visto e purtroppo la mancanza di luce non mi ha permesso di fare delle foto che possano rendere l'idea.
...to be continued...

lunedì 16 novembre 2009

Paihia 16/11/2009

Secondo giorno di immersioni e nuovi compagni d'avventura.
Anche questa volta di italiani nemmeno l'ombra.
C'é una notevole invasione di tedeschi ed inglesi, oltre agli americani, ma di italiani non se ne parla.
L'immersione:
Questa volta non ci sono documentazioni fotografiche.
La prima immersione è sulla Canterbury. Nave militare inglese, passata alla Nuova Zelanda e una volta dismessa, venduta per un dollaro ad un gruppo di centri sub.
Il costa dell'affondamento ammonta a circa 180.000 dollari...
Immersione carina ma piuttosto breve.
Io ho i soliti problemi alla maschera e continuo a maledire il momento in cui ho deciso di non portare dietro la mia...
La perla della giornata è la mia pinna che a metà immersione si sgancia e si sfila dal piede...
Per fortuna me ne accorgo subito e faccio in tempo a prenderla prima che finisca a 40 metri di profondità. Mi rimetto in pista e...qualcuno ha già finito l'aria ponendo termine alla gita negli abissi.
L'immersione del pomeriggio si fa ricordare per la visita ad una grotta. La parte bella è quando entriamo e ci sediamo per terra con lo sguardo rivolto verso il mare aperto. La visione che ci si presenta davanti é molto simile alla locandina del film The Abyss. Spero che qualcuno se la ricordi, altrimenti credo sia sufficiente una veloce ricerca su internet.
Finito il dive moment, decido di andare a visitare il luogo sacro dove nel 1840 è nata la Nuova Zelanda, ovvero quando il regno unito ha firmato un trattato con i capi Maori.
Il posto è affascinante ed in particolare mi ha colpito la casa dove si svolgono le riunioni Maori.
Domani si parte per la tre giorni di vela, quindi mi sa che per un po' non mi faro' sentire.
La barca dovrebbe essere quella della foto...

domenica 15 novembre 2009

Paihia 15/11/2009

Partiamo da ieri sera.
Ovviamente sono andato a vedere la partita degli All Whites.
I Kiwi hanno vinto contro i petrolieri per una rete a zero. Vorrei dire grande festa e fiumi di birra gratis per tutti gli avventori dei locali, invece...assolutamente niente. I neozelandesi sono contenti per il risultato, ma non é che la cosa li tocchi più di tanto. O almeno questa è la mia impressione.
Durante la partita sono stato 'abbordato' da....un vecchietto di almeno settantanni che era venuto al pub per vedere la partita. Va beh. Andrà meglio la prossima volta :-)
Ah...dimenticavo.
Durante l'intervallo si é svolta una simpatica lotteria con ricchi premi.
Per partecipare era necessario essere nel pub...
Mi è capitato il numero 33 (i miei anni...) e....ho vinto un buono sconto di 100$ per un lancio con il paracadute. Chissà se riuscirò ad utilizzarlo?
Miiii, un'ultima cosa, questa non mi era mai capitata...
Vado al bancone per chiedere una birra e...mi chiedono un documento O_O
Passiamo agli avvenimenti odierni.
Sveglia presto per la gioia dei miei compagni di stanza che la sera prima sono rientrati ad un'ora non ben precisata (nel senso che non li ho sentiti arrivare...).
Colazione a thé e biscotti e poi via, verso il Dive HQ.
Preparazione dell'attrezzatura e contemporaneo peggioramento del tempo.
Arrivati sul sito dell'immersione, il tempo fa veramente schifo.
I compagni di giornata sono otto. Tre istruttori (un inglese e due neozelandesi)
...è arrivata una giapponese. Dite che le posso chiedere di mangiare sushi con lei?...
dicevo, tre istruttori e cinque sub dei quali tre olandesi e due spagnoli. Per fortuna che sono dall'altra parte del mondo. Europei al potere!
Prima immersione sul Rainbow Warrior. Trattasi della nave di Greenpeace affondata (un morto) dai servizi segreti francesi. Perché i francesi? Perchè si trovava in acque neozelandesi con l'intenzione di andare a Mururoa a protestare contro i test nucleari francesi.
Se non fosse per il freddo e per la mia palese mancanza di abitudine all'immersione, sarebbe stata una bella immersione.
Pausa a rifocillarci su un isolotto al largo, ovviamente al freddo e sotto la pioggia.
Seconda immersione improntata sulla fauna marina.
Un bel po' di pesci, un bel po' di astici (credo), un pesce istrice (pesce palla con le spine...) e altre cosette.
Grazie alla macchina fotografica di uno degli olandesi potete vedere anche alcune foto dell'immersione.
E per oggi passo e chiudo.

sabato 14 novembre 2009

Paihia 14/11/2009



Stamattina sveglia presto e partenza per Paihia.
Prima di prendere l'autobus mi sono concesso una colazione da Starbucks a basa di hot chocolade e dolcetto danese.
Subito dopo mi sono diretto alla stazione degli autobus.
Nel tragitto mi sono ritrovato a vedere l'allestimento di un gigantesco babbo natale che andrà a nascondere quasi un intera facciata di un edificio. Al mio ritorno sarà montato ed immagino anche illuminato.
Autobus...solito momento di difficoltà. Non so perché, ma tutte le volte che mi siedo in autobus, Morfeo prende possesso del mio corpo...
Quindi ho visto ben pochi paesaggi durante il tragitto.
Qualche chiacchera con il vicino di posto che mi dice di essere stato in Italia parecchie volte, due delle quali per assistere al gran premio di Monza.
Una volta arrivato a Paihia sistemo tutte le prenotazioni dell'ostello e poi finalmente mi cambio e vado a correre!
Il programma prevede di percorrere il sentiero che si addentra in una specie di foresta e che porta alle famose (almeno qui...) Harakuru Falls. Trattasi di una cascata direi...abbastanza normale. La parte interessante é quella che si trova a metà tragitto. Si passa su una passerella di legno piuttosto lunga che si snoda sopra ad una distesa di fango ed in mezzo ad una sorta di foresta di mangrovie. Il panorama é molto bello e particolare. Nei prossimi giorni cercherò di tornarci per fare qualche foto.
Il programma di stasera prevede un capatina al pub/bar per vedere la partita degli All Whites (ho scoperto che si tratta della nazionale di calcio) contro il Bahrain. Partita che potrebbe riportare la Nuova Zelanda ai mondiali dopo l'apparizione dell'82 (che sia di buon auspicio per la scassata nazionale italiana?).
Domani invece ci sarà il primo giorni di immersioni. Non ricordo se il programma prevede la visita al Rainbow Warrior o alla Canterbury...

venerdì 13 novembre 2009

I neozelandesi...

Noi 'torniamo subito',

loro...

Auckland 13/11/2009

Purtroppo non riesco a trovare una rete wifi gratuita, o meglio, l'ho trovata ma non mi lascia connettere e quindi non riesco a caricare le foto.

La nottata e' andata bene.
Nonostante il fuso, sono riuscito ad andare a dormire alle 22 e a svegliarmi alle 730.
Non sono esattamente fresco, ma credo di aver assorbito quasi senza problemi il cambiamento d'orario.
Che dire?
Stamattina sono andato a vedere il Monte Eden, ovvero uno dei vulcani che ci sono ad Auckland.
La vista della citta' dalla sua cima e' decisamente bella.
Spazia dal centro citta', alla baia di Hauraki (quella dell'America's Cup) sino all'aeroporto che si trova sul lato opposto rispetto alla citta' passando per la casa degli All Blacks (Eden Park).
E mentre ero intento a far foto, si e' avvicinato un tizio.
Trattasi di un Malesiano che ha attaccato bottone e non la smetteva piu' di parlare.
Dopo aver parlato della Nuova Zelanda...della Malesia e di poco altro, ha iniziato a parlare di massaggi, di gente a cui ha fatto massaggi sino ad arrivare ai massaggi delle parti intime...
Ma io dico...ma tutti a me capitano?
Ovviamente lui dice che fa massaggi gratuitamente solo ai suoi amici, ed io ovviamente dopo un'oretta di chiacchere...ero gia' suo amico! O_O
Non ho parole...
L'unico vantaggio di questo incontro e' che mi ha spiegato un po' di cose su Auckland e che mi ha fatto vedere un paio di posti del Monte Eden che altrimenti avrei difficilmente notato.
Per quanto riguarda i massaggi, credo che dovra' proprio cercarsi qualcun'altro.

Il mio tempo al pc gratuito della libreria e' scaduto.


Stavo per dimenticarmi un paio di chicche.


Il suggerimento di andare a mangiare sushi, pero' con la variante di dover trovare una giapponese (o orientale in generale) disponibile a fare da piatto con il corpo e...cavoli, non mi ricordo l'altra cosa.


Nel pomeriggio sono andato a farmi una bella nuotata (lo so lo so che stavate tutti aspettando il momento in cui sarei andato ad allenarmi...) ed ho fatto una scoperta. Nelle corsie neozelandesi si nuota a sensi invertiti esattamente come succede in strada. Ah, dopo la nuotata sono andato in sauna e...all'ingresso c'era un cartello che diceva che e' vietato prodursi in effusioni amorose spinte all'interno della sauna stessa. Nel caso si venga beccati in tali atteggiamenti la direzione provvedera' a denunciare la cosa alla polizia...


Ultima attivita' della giornata, la visita alla Skytower di Auckland. Decisamente interessante. Panorama splendido. Secondo me ne vale la pena anche se in generale sono un po' contrario alle visite alle varie torri.



Serata passata per locali con il compagno di stanza proveniente da Cordoba (Argentina).
Certo che mettersi a bere Heineken in Nuova Zelanda fa un po' tristezza, ma qualcosa di dovrà pur bere.
Piccolo particolare.
Camminando per le vie, ci sono varie ragazze che distribuiscono dei fantomatici buoni per due consumazioni al prezzo di una. Al primo giro devo dire che ci é anche andata bene. Nel secondo locale invece abbiamo deciso di prendere una bottiglia di Heineken (tanto per cambiare) usufruendo del fantomatico buono... Il barista mi fa notare che il buono é valido solo per le consumazioni non in offerta. In pratica la bottiglia di Heineken costava 4$, per due...8$. Al secondo giro abbiamo deciso di buttarci su qualcosa che non fosse in offerta. La scelta é finita su una birra locale. Conclusione: la birra locale costava 8$, con l'offerta ce ne hanno date due a 8$. La differenza con l'Heineken quale cavolo é???
Va beh, comunque serata piacevole.
Con Francisco (l'argentino) ci si vedrà a Wellington quando il mio viaggio toccherà quella città.

giovedì 12 novembre 2009

Auckland 12/11/2009 (credo sia giovedi...)

...e alla fine....Nuova Zelanda!
Dopo un viaggio lunghissimo sono finalmente arrivato ad Auckland ed ho preso possesso del mio letto!
Nel senso che l'ho occupato con borsa e zaini, rendendo la vita impossibile ad un compagno di stanza letteralmente collassato sul suo letto.
Il viaggio in aereo e' stato piuttosto tranquillo.
Da Dubai a Melbourne avevo una vicina di posto australiana, reduce dall'ennesimo tour europeo.
Tra le chiacchere con lei, la sonnolenza dovuta ad un mix di stanchezza e birra ed i film visti posso dire che il viaggio non e' stato nemmeno cosi terribile.
Adesso mi tocchera' cercare di rimanere sveglio fino alle dieci per non rischiare di trovarmi con gli occhi spalancati alle 2 di notte.
Vado in spedizione in centro a capire dove sono finito e appena riesco posto le prime foto.

Per la cronaca....pantaloncini corti, maglietta a maniche corte e SOLE!!!!

Tornato dalla missione in centro.
La citta' non mi e' piaciuta particolarmente.
Ho visto da lontano la torre che e' il simbolo di Auckland e il porto dove sono ormeggiate due Team New Zealand (seguiranno foto).
Come avevo letto da un resoconto...c'e' moltissima gente in giro in infradito e ci sono addirittura dei personaggi in giro a piedi nudi!

Domani, quando saro' un po' piu' fresco, approfondiro' la visita, anche se per adesso non so ancora cosa andro' a vedere.

mercoledì 11 novembre 2009

Dubai


Prima tappa Dubai.
Sono già stordito e mi mancano ancora circa 19 ore di volo...
I primi due personaggi del viaggio sono stati un ligure in viaggio per la Thailandia (dove rimarrà per 3 mesi...a far cosa non si sa...) ed un piemontese in viaggio per Teheran per lavoro.
Il resto? Un costante dormiveglia che spero riprenda sul prossimo volo.
Ma quant'é lontana la Nuova Zelanda? E quant'é vicino il mondo con queste nuove tecnologie?

martedì 10 novembre 2009

Si parte

Alla fine è arrivato il giorno della partenza.
I bagagli sono praticamente pronti. Devo fare ancora un piccolo controllo ma dovrebbe esserci tutto, anche perchè sono già a quota 25 chili ed il limite massimo imposto da Emirates è di 30 chili. Ogni chilo in più mi costerebbe 50 €...
L'agitazione e quasi alle stelle, ma credo proprio che ne varrà la pena.
Che dire?
In questo momento proprio niente :-)
Ci risentiamo da Dubai (wifi permettendo) oppure da Auckland con le prime impressioni e foto dalla terra dei kiwi.